L’Angelus di domenica 3

La riflessione di Giovanni Paolo II al termine della solenne Concelebrazione Eucaristica

LA PROFONDA DEVOZIONE CRISTIANA DEI NUOVI BEATI

Al termine della Concelebrazione Eucaristica Giovanni Paolo II ha guidato la recita della preghiera mariana dell'”Angelus Domini”. Questo è il testo della meditazione del Santo Padre:

Carissimi Fratelli e Sorelle!

  1. Al termine di questa solenne celebrazione, saluto con affetto i pellegrini di lingua italiana, con un pensiero particolare per quelli di Senigallia, di Spoleto e di Imola, di Sotto il Monte, di Bergamo e di Venezia, di Genova, di Ventimiglia e della Liguria. Tutti ringrazio per la devota presenza ed esorto a seguire l’esempio dei novelli Beati.

    Rivolgendosi ai fedeli di lingua francese presenti il Papa ha detto:

    Je salue cordialement les personnes de langue française, notamment les jeunes, et tous les pèlerins de la Famille marianiste venus pour la béatification du père Chaminade. Chers amis, puisse votre prière, en ce dimanche, vous conforter dans la foi et stimuler votre désir de suivre vraiment le Christ sur le chemin de la sainteté! Je vous bénis tous de grand coeur.

    Successivamente il Santo Padre ha così salutato i pellegrini di espressione inglese:

    I extend a warm welcome to the English-speaking pilgrims and visitors, especially those who have come from Ireland for the Beatification of Dom Columba Marmion.

    Holiness is a challenge and duty for all Christ’s followers in every age. May the example of the new Beati guide, strengthen and encourage our discipleship. God be with you and your families!

    Infine Giovanni Paolo II ha così concluso in lingua italiana:

  2. Profonda è stata nei nuovi Beati la devozione mariana. A Pio IX, il Pontefice del dogma dell’Immacolata Concezione, il popolo cristiano sarà sempre grato per aver proclamato questa stupenda verità di fede, da cui proviene luce e speranza per il destino del mondo e di ogni uomo.

    Giovanni XXIII ha lasciato nel suo Giornale dell’anima la testimonianza di un amore filiale per la Vergine Santa, che si riassume nell’invocazione: “Madre mia, fiducia mia”.

    Il Vescovo Tommaso Reggio proponeva alle donne di ogni età e condizione come modello Maria, “donna per eccellenza, specchio tersissimo in cui specchiarsi e apprendere quali gesti, per amore del Figlio suo, sia meglio compiere”.

    Il Padre Chaminade, rivolgendosi ai suoi Confratelli, diceva: “Noi siamo i missionari di Maria, che ci ha detto: “Fate tutto quello che Egli [Cristo] vi dirà””.

    Ed infine l’abate Marmion ha scritto nel celebre libro Cristo vita dell’anima: “Se Gesù Cristo è il nostro Salvatore perché ha rivestito la natura umana, come amarlo veramente, come rassomigliargli perfettamente, senza avere una devozione particolare per colei da cui egli ha ricevuto questa natura umana?”.

    Maria, Regina dei Santi, ci aiuti a realizzare fedelmente nella nostra vita la volontà del Signore, così come hanno fatto questi novelli Beati.

(©L’Osservatore Romano – 4/5 Settembre 2000)

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